Cuore e polmoni all’esame di idoneità

Il certificato di idoneità fisica alla pratica sportiva ha una validità annuale. Per alcune attività che richiedono un impegno fisico modesto, come il gioco delle bocce, il golf, il tiro con l?arco, il tennis da tavolo, la validità si estende fino a due anni. I medici dello sport, però, possono concedere l?idoneità anche fino a sei mesi, se il soggetto necessita di ulteriori accertamenti clinici.
Coloro che si dedicano occasionalmente o regolarmente a un?attività motoria, dovrebbero sottoporsi ai seguenti esami presso un Centro di medicina dello sport: un elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo, la spirometria e l?esame delle urine.
Questi esami riguardano la maggior parte degli sport. Coloro che invece praticano lo sci alpino, il pugilato e l?automobilismo, devono sottoporsi anche all?esame oculistico e neurologico, mentre gli appassionati dei tuffi e degli sport subacquei, necessitano dell?esame otorinolaringoiatrico (udito, naso e gola). Recenti studi effettuati su un vasto numero di persone dedite alla pratica sportiva, hanno rilevato che le principali cause che determinano l?inidoneità all?attività fisica sono dovute a: 1) malattie dell?apparato cardiocircolatorio, con prevalenza di sportivi soggetti a pressione alta. I problemi cardiocircolatori riguardano, in particolare, il 75 per cento delle cause di inidoneità all?attività sportiva; 2) malattie dell?apparato locomotore (ossa, muscoli, articolazioni); 3) malattie dell?apparato visivo; 4) malattie del sistema nervoso, in particolare l?epilessia; 5) malattie dell?apparato respiratorio. Nei casi in cui non viene concessa l?idoneità agonistica (diversa da quella sportiva), il soggetto può essere invitato a ulteriori controlli sanitari . Al verdetto di non idoneità agonistica, si può far ricorsoi alle Commissioni regionali di appello.
Pa. Co.
Per saperne di pìù: Centro di medicina dello sport, Us. Acli, via della Signora 3, Milano, tel. 02/7723274.